27 gennaio – Giorno della memoria
Ricorre oggi l’anniversario della liberazione di Auschwitz.
La discriminazione razziale nasce dall’odio ma si attua mediante leggi, regole e documenti che inizialmente possono sembrare banali, accettabili, mentre in realtà sono solo l’avvisaglia di quanto, molto più grave, sta per accadere.
Un piccolo esempio:
Il 29 giugno 1939 fu promulgata in Italia la legge n. 1054 che disciplinò l’esercizio delle libere professioni da parte dei cittadini di razza ebraica.
L’articolo 1 conteneva l’elenco delle professioni alle quali la legge era destinata, fra cui l’avvocatura.
Gli artt. 3 e 4 prevedevano la cancellazione dall’albo ordinario e la conseguente l’iscrizione negli elenchi aggiunti degli avvocati ebrei che avessero ottenuto il titolo di “discriminati” e negli elenchi speciali degli avvocato ebrei non discriminati (il “titolo di discriminazione” veniva concesso a discrezione del Ministero dell’Interno all’esito di un’istruttoria volta ad accertare “che non sussistessero motivi di demerito”).
In entrambi i casi si poteva continuare ad esercitare solo con pesanti limitazioni:
-divieto assoluto di ricoprire incarichi che comportassero lo svolgimento di funzioni di pubblico ufficiale,
-divieto assoluto di esercitare attività per conto di fondazioni associazioni e comitati,
-divieto assoluto di essere nominati amministratori giudiziari, revisori ufficiali dei conti o periti.
Inoltre, gli avvocati non discriminati potevano esercitare la professione esclusivamente a favore di persone appartenenti alla razza ebraica, salvo casi di comprovata necessità ed urgenza.
In ogni caso gli avvocati ebrei non potevano collaborare ne’ associarsi con avvocati di razza ariana.
Umiliante era anche il procedimento per essere iscritto nei nuovi elenchi.
Il professionista doveva autodenunciarsi al proprio Ordine come ebreo e chiedere la cancellazione dall’albo ordinario.
Le foro allegate riproducono la domanda di iscrizione all’elenco aggiunto e il titolo di discriminazione del prof. avv. Enrico Finzi, insigne giurista toscano.
0